Solo chi cade puo rialzarsi : Sclape - Atl. Bancone 1-1

Parafrasando Humphrey Bogart che nell'monimo film dimostrava come la forza non sta solo nel non cadere mai, ma nel rialzarsi tutte le volte che si inciampa. Venerdì con l'ADM abbiamo preso paura, e perso un punto prezioso, ieri con l'Atletico Bancone abbiamo rialzato la testa e guadagnato un punto che ci da la vetta, e la consapevolezza che non siamo una squadra che deve star sotto. La nostra sconfitta è durata 75 secondi, l'esatto lasso di tempo intercorso tra la sfortunata inzuccata di Flavio e il piattone di Daniele che scarica nella più pacchiana delle esultanze tutta la tensione e l'adrenalina accumulata.
Il primo tempo lo regaliamo tutto agli avversari, dietro siamo quasi in formazione tipo , ma il modulo obbligato che il mister ci illustra richiederebbe un collaudo maggiore e sopratutto quella predisposizione mentale che non potevamo pensare di avere. Detto ciò , come i dicevano i latini " Facis de necessitate virtutem " , l'assenza concomitante di 4 esterni porta igio a proporre un albero di Natale, con Daniele e Simone a sostegno di Perez, tre centrali di grande spessore ed esperienza a fare una diga che dopo 10' si infrange , Zanier G. chiede il cambio, al suo posto Flamia, il Bancone sembra avere 4 polmoni, noi sembra che ne condividiamo 1 in 10. Riusciamo a reggere l'urto ma siamo pressochè sterili per 35', non che gli avversari facciano grosse cose, però hanno sempre il pallino del gioco e arrivano prima su ogni pallone. Negli spogliatoi si vede il gruppo. Si fa quadrato si parla in tranquillità e si decide di seguire i passi di Ovidio "Omnia mutantur", tutto cambia....
Torniamo al 4-2-3-1 meno robusto al centro ma sicuramente più collaudato e automatico, Flavio subentra a Lenny. Il secondo tempo è tutto (o quasi) nostro, abbiamo molte occasioni, Cenedese inizia ad avere piu spazi , e avere un trequartista centrale offre la possibilita di andare via per triangoli. Daniele ritrova lo smalto nella sua zona preferita, Alan si rivela perno imprescindibile di questa corazzata, Screm picchia e verticalizza. Dietro sembra esserci piu ordine, Coccio svolge al meglio il suo compito, Esse è un baluardo. Il loro portiere si inventa un paio di miracoli. A 10' dalla fine succede di tutto. Califfo, subentrato nella ripresa eccede in foga su un avversario che sta coprendo la palla, tutto normale se non fosse che siamo in piena area, e l'arbitro, forse annoiato dalle poche occasioni, fischia rigore. Cala il gelo. Sul dischetto si presetna il loro centrale di centrocampo, uno che i piedi li ha buoni, deve fare i conti però con un portiere debutattne che si distende per tutta la sua lunghezza e manda in angolo il pallone. Questa cosa scatena il pubblico e scantena l'adrenalina, bloccata per la paura di non farcela. Andiamo a difendere sul corner e incrriamo nella piu assurda e paradossale delle situazioni, il pallone respinto finisce sui piedi di un avversario che tira senza grosse pretese. Flavio tenta l'opposizione di testa ma spiazza l'estremo difensore. Andiamo sotto , in casa, nella partita cruciale della stagione. Torniamo al titolo.... un' altra squadra avrebbe perso la testa, una cosa del genere ti sega le gambe in 2 e ti costringe alla paralisi. Noi andiamo a recupare il pallone e battiamo immediatamente. 3 tocchi, un movimento e Daniele si ritrova in area a fare a sportellate con il suo marcatore, vince il contrasto fisico e piazza al palla alle spalle del portiere avversario. Se c'è stato fallo è stato sicuramente reciproco, l'arbitro ha avuto il buonsenso di mantenere fede alla linea usata durante tutta al gara. Il pareggio ci porta a +1 sulla Dognese in vetta, facciamo tutti i cambi e manteniamo il risultato, potendo anche recriminare per un fallo di mano in piena area tarvisiana.
Alla fine non perdiamo nulla, anzi, recuperiamo un punto che sembrava perso, un punto d'oro contro una squadra che non era nemmeno la sorella maggiore di quella vista a Illegio.
Questo punto deve farci capire che la forza ce l'abbiamo e che la mentalità nel calcio a volte fa la differenza piu che altre virtù. Ora dobbiamo iniziare a farci il "vuoto" dietro. E sabato dobbiamo timbrare di nuovo, a Ilegio non si fanno prigionieri, nemmeno pareggi!