Un minuto di silenzio, quel silenzio che fa male, spinge e si infila nelle orecchie come la punta di un trapano che lacera qualsiasi barriera. Non si può e non si deve restare indifferenti.
Un minuti di silenzio, devastante come l'impeto di una cascata che si lascia tramortire dalla corrente, e cade dileguandosi nel mare. Restano schiuma e fragore. Il fragore di una bomba che scoppia a tradimento, il vile progetto di violenza inspiegabile che spezza una vita, la tramortisce come un treno che non può piu frenare e allora spazza e porta via con se tutto quello che si trova davanti. Era importante non restare indifferenti, anche se a distanza di 1000 km , la battaglia è la stessa. La giustizia deve essere la stessa. In  meno di 48 ore due eventi, tragici, diversi per matrice ma entrambi sconvolgenti. Da un lato la pazzia umana, la bieca follia incontrollata di chi colpisce da lontano, di nascosto senza coraggio, dall'altra la terra e il suo chiaro e distruttivo modo di mostrare insofferenza verso una razza che la popola ma della quale è stufa. La terra sta davvero iniziando a ribellarsi all'uomo. O comunque ci sta dicendo che è ora di finirla! Da amministratore del Blog ho deciso di rimandare a Martedì le analisi calcistiche sulla giornata di ieri , in segno di rispetto verso le vite che sono andate perdute in questo week end di paura e di morte.
Una preghiera  per chi è andato e per chi resterà .