Sclape - Silteo: the day after

La prima in prima: sicuramente non è stata come tutti speravamo. Squadra fiacca, con poca grinta e con tutte le buone idee mostrate in pre-campionato scordate a casa.
Difficile trovare un motivo unico: tutto lascia pensare alla tipica giornata storta, fin dai primi minuti quando un generoso Esse dai 25 metri tocca di punta quel tanto che basta per beffare Cene. Da lì diventa impossibile giocare per gli Sclape disordinati visti ieri: l'avversario è coriaceo, rinuncia subito a giocare ribattendo ogni nostro erronea verticalizzazione frettolosa (più numerose ieri che nell'intero pre-campionato) con un rinvio "alla vecchia", puntando sugli spunti dei veloci avanti ospiti per sorprendere la nostra retroguardia. Lo scherzo gli riesce in occasione del raddoppio e in altre 3 occasioni ci salviamo in qualche modo, oserei dire "P.G.R." (Per Grazia Ricevuta). Non giochiamo come potremmo; continuiamo sul trend dello scorso anno, cioè adeguarci all'avversario: loro si dilettano a ping pong, con il bravo ed esperto Stefani sempre predisposto al lancio lungo e trovano quasi sempre in noi un partner ben felice di replicare allo stesso modo. Ci lasciamo innervosire: sapevamo che sarebbe stato un rischio della giornata, e nonostante questo ci caschiamo in pieno. Non certo dal punto di vista comportamentale (emblematico il calcione gratuito ricevuto da Lenny, che incassa e tace, negli ultimi minuti: certo, si trattava di un rosso grande come il mondo, risparmiato da un direttore di gara che comunque ha ben orchestrato il match). Ma non riusciamo a rispondere alle provocazioni con la nostra solita verve tecnica e agonistica.
Solamente negli ultimi 10-15 minuti lasciamo intravedere qualcosa di quello che dovrà essere la base del nostro repertorio, il nostro pane quotidiano: usciamo palla al piede dalla difesa, cerchiamo cambi di gioco, spingiamo con un po' più di convinzione anche con gli esterni bassi. Ed è proprio grazie a questo piccolo cambio d'atteggiamento tattico che riusciamo ad impensierire in più occasioni il bravo portiere silteano. In una di queste accorciamo le distanze con Esse, che pareggia i conti personali, marcando un'insolita doppietta all'esordio ufficiale; Flavio e Alan (altro ottimo acquisto, nonostante la brutta prestazione della squadra di ieri ha comunque capito al volo che tipo di gioco ci serve da una punta come lui) esaltano le doti dell'estremo ospite, ma ormai è troppo tardi per guadagnare il pari.
In estrema sintesi, senza riuscire a giocare per 70 minuti, non possiamo sperare di ottenere qualcosa di più se ci manca anche la cattiveria. Siamo stati per nulla aggressivi sui loro portatori di palla, ed esempio ancor più luminoso il secondo gol: un giocatore che parte da metàcampo và fermato immediatamente. Non servono entratacce, sono inutili, dannose per l'inocolumità altrui e fortemente a rischio espulsione. Basta una tirata di maglia, meno vistosa possibile: queste sono ammonizioni ben spese, e sia mai che ogni tanto ci dica bene, l'arbitro sia casualmente coperto e non riesca a vedere nulla. Ma se saremo ancora così teneri e remissivi, è facile prevedere un'annata ricca di sofferenze ed avara di soddisfazioni.
Certo, non è il caso di fare allarmismi: l'impatto con la categoria non è stato tenero, ma speriamo sia servito a farci capire cosa dovremo mettere in campo da qui in avanti oltre alla mera presenza fisica.