Paluzza - Sclapeciocs

Arriviamo alla prima partita "vera": la compagine dei Villuz che abbiamo precedentemente affrontato per due volte era sì dotata di buoni elementi e se la cavavano anche bene, ma era composta da persone che non giocano tutte abitualmente insieme. Ieri contro il Paluzza invece abbiamo affrontato una squadra decisamente più forte e prestante di noi, ma la nostra prestazione è stata maiuscola. Certo, siamo andati in difficoltà sulle accelerazioni di un certo Manca, che io e Mich conosciamo bene per averci giocato a lungo insieme; in qualche altra occasione ci hanno preso in velocità quando noi eravamo un po' distratti, specie nel finale quando le nostre energie erano già state prosciugate dalla loro maggiore freschezza atletica. Và considerato però che eravamo privi di molti elementi, che in altre occasioni ci daranno modo di poter meglio gestire le energie nel corso della gara: le assenze di Cene, Cella, Califfo, Coccio e Dedo, per nominare solo i primi che mi vengono in mente, non sono per noi cosa da poco. Ciononostante ho notato un'unanime soddisfazione per la nostra condotta di gara, soddisfazione che faccio anche mia.
Ma veniamo alla partita: vista la pesante assenza di Cene, evito di dovermi autoschierare tra i pali ricorrendo al prestito di un loro portiere; in difesa, come contro i Villuz, Flavio e Lenny centrali, Berga a sinistra e Bubu a destra. I tre di centrocampo sono, da sinistra, Mich, Gianpy e Ale Candido; davanti il solito Dani a supporto di Kevin e Devis in attacco.
Prima di cominciare, osserviamo un minuto di silenzio in ricordo di Marco, un ragazzo di 15 anni che si è spento martedì a causa di una malattia tremenda. Qualsiasi altra parola qui sarebbe purtroppo inutile e francamente non mi sento di dire altro. A volte il mondo non è per nulla sensato.
La partenza è positiva: rischiamo poco, chiudiamo bene gli spazi e cerchiamo di giocare la palla quando siamo noi ad attaccare. Il nostro gol arriva direttamente su calcio di punizione: dalla destra, Dani mette una palla verso la porta, il portiere valuta male la traiettoria e viene scavalcato, con la sfera che si deposita dolcemente in rete. Per i primi 20-25 minuti la partita rimane equilibrata, con il solo nostro gol a sbloccare il risultato. Giochiamo anche discretamente, Devis fà un gran lavoro andando a contrastare qualsiasi avversario gli capiti a tiro, Ale si spinge fino sul fondo, qualche bella combinazione riusciamo a farla. Poche volte buttiamo palla avanti a casaccio, anche da questo punto di vista stiamo migliorando ancora. Negli ultimi 10 minuti loro segnano 3 reti: su due c'è responsabilità del portiere, anche se su una di queste ci siamo fatti un po' sorpendere da un cross che dalla nostra sinistra è arrivato sull'altro lato dell'area, dove Bubu non era ben posizionato. Solo sul gol di Manca, che con azione personale salta l'uomo e da fuori area lascia partire un missile terra-aria, c'è poco da fare.
Il primo tempo si chiude sul 3 a 1. Nella ripresa, entrano Bea e Meni in attacco, Jack ed il debuttante Lele sostituiscono Mich e Ale a centrocampo. Noi caliamo alla distanza, ma solo nei minuti finali ci disuniamo, quando proprio le energie sono finite. Dopo 10 minuti Bubu ci saluta, il tempo di fermarsi a protestare per un fuorigioco invece di inseguire l'avversario, quando arriva il loro quarto gol. Al suo posto Ale. Facciamo tirare un po' il fiato anche a Gianpy reinserendo Mich e negli ultimi minuti riproviamo Kevin a centrocampo, che concede la standing ovation a Lele. Arriva anche il nostro secondo gol, su un retropassaggio il loro portiere ha un controllo difettoso e Bea, che bene aveva seguito l'azione, si ritrova il pallone sulla testa e lo infila in rete con un pallonetto. La loro quinta rete arriva nel finale, quando corriamo qualche rischio in più per la loro velocità.
Si chiude 5 a 2, con il nostro Cene sarebbe stato forse un 3 a 2 o forse meno, che ci avrebbe dato ancora più entusiasmo, ma poco importa. La nostra prestazione è stata buona ed è questo ciò di cui dobbiamo essere consapevoli, senza mai farci prendere dall'euforia e dal pensare di essere forti, ma essendo sempre sicuri dei nostri mezzi.